20 febbraio 2007

Scariacare illegalmente dalla rete non è poi così dannoso per il mercato dei cd

Secondo Felix Oberholzer-Gee e Koleman Strumpf che hanno effettuato una ricerca per l'autorevole Journal of Political Economy non sarebbero i programmi di download e condivizione (p2P) i principali responsabili del calo delle venedite di cd.


Pare infatti che nel 2002, la diminuzione di acquisti dovuta ai figli ribelli di Napster, misurata in base alla quantità di files scambiati illegalmente, sia un numero così basso da non essere nemmeno rilevante.



Sempre secondo i ricercatori, gli acquirenti di cd, avrebbero mirato i propri acquisti anche su dvd e videogiochi, ma anch'essi sono comunque scaricabili, bisogna quindi cercare altrove, la causa del fenomeno.



A ferire il cd potrebbero essere state le grandi catene come Best Buy che hanno drasticamente ridotto gli assortimenti, per abbattere i costi e rischi e facilitare la gestione del magazzino, grazie alle nuove tecnologie, creando però una minore offerta.

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