12 marzo 2008

The Battles, "Atlas". Storia di un video che mi ha ipnotizzato


Facevo zapping tra i mille canali di Sky e passando da Rock Tv (ciao Andrea, so che ogni tanto passi di qui) rimasi colpito da questo video.


Prima di tutto dalle immagini! Nel clip la band suona in una scatola di plexyglass che galleggia nel buio che mi fa immediatamente voler sapere tutto del regista. Si chiama Timothy Saccenti ed è un fotografo di New York che ha lavorato sia come fotografo sia come regista per clienti del calibro di "Tv on the Radio", "Fatboyslim", "Lcd Soundsystem" ecc.

Continuando a guardare il clip, ad un tratto avverto un infernale intruglio sonoro, corrosivo, ipnotico, dall'ambientazione industrial verde acido che non annichilisce su se stesso, ma sferraglia ad alta velocità, incurante di cosa lo stia circondando, sui binari di un beat simile a quello di the beautiful people di Marylin Manson. Si tratta del video dei The Battles, una band di New York che a prima vista sembra la "solita" nuova indie band figlia di Strokes e Franz Ferdinand, che però ricorda di più i Rapture di House of Jealous lover, ma traffica con dei macchinari sonori più vicini ai Pink Floyd di Syd Barrett.

Il tutto mi ha stranamente affascinato, dico stranamente perchè è abbastanza chiaro che i loro riferimenti musicali sono ben distanti dai miei, al punto che non riesco nemmeno ad immaginarmeli. Il loro disco "Mirrored" è uscito l'anno scorso quindi, sto scoprendo l'acqua calda, ma la condivido con voi. Buon bagno.

Questo è il famoso video di "atlas", del quale non posso più fare a meno



Questa è Atlas dal vivo.
La band sarà in Europa a maggio, ma per adesso non in Italia.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Spettacolo!!!!
Ludo

Edo Rossi ha detto...

inquetante!