13 ottobre 2006

Radio - Musica: Musicista, dj o sfigato?

Perplessità in corso...ecco la goccia che fa trabboccare il vaso:

Alex Britti diventa conduttore radifonico
Il cantautore romano Alex Britti esordirà come conduttore radiofonico sulle frequenze di Radio Capital: al virtuoso delle sei corde capitolino, infatti, è stato affidato il programma "Music Club", in onda tutti i giorni, dalle 20.00 alle 21.00 dal lunedì al venerdì. Al fianco di Britti ci sarà Fabio Arboit, dal 95 voce di Radio Capital. (rockol).

Ho sempre creduto che l’indotto musicale formato da discografici giornalisti e dj, fosse interamente composto da musicisti mancati o falliti. Questo spiga anche l'accanimento gratuito e poco obbiettivo di alcune penne nei confronti di alcuni prodotti. Ho sempre creduto in oltre, che questo tipo di mondo venisse visto dagli stessi muscicista, che non per questo non possono essere sfigatelli comunque, come un microcosmo di “wanna be’s” (ti piacerebbe fare quello faccio io eh?).

Sicuramente in molti casi è ancora così.

Da qualche anno a questa parte però, vedo che c’è una sorta di inversione di tendenza. Moltissimi musicisti della scena italiana, ma anche internazionale si sono messi a fare i dj e quando dico “dj” lo intendo nel senso più esteso possibile (speaker radiofonico - “selecta” nei locali). E' vero che muoversi con il prorpio nome, ma senza tutta la band ha un rapporto guadagno/sbattimento decisamente vantaggioso, ma secondo me è anche vero che fare il dj è la cosa più vicina al suonare dal vivo che esista.

Il bravo chitarrista Alex Britti è solamente l’ultimo di una lunga sfilza di musicisti ad invadere il territorio dj.
Solamente in Italia, molte delle band del panorama “underground” hanno all’interno almeno un dj per caso.
Qualche esempio?
Samuel (Krakatoa night), Boosta, Ninja e talvolta Max Casacci dei Subsonica, Morgan e Andy degli “ex” Bluvertigo, Bunna, Cato, Madaski degli Africa Unite ecc.

Prendiamo l’aereo e andiamo all’estero. Tommy Lee, batterista dei Motley Crue e dei Supernova, mette dischi nei locali, Danko Jones è molto orgoglioso del suo programma radio in internet, Dave Navarro ex Jane’s Addiction, Red Hot ora con Camp Freddy e Panic Channel, ha letteralmente reiventato se stesso attraverso il suo programma radio.

Concedetemi un battuta:
"Hey musicisti famosi...vi piacerebbe fare quello che faccio io eh?"

6 commenti:

Marco ha detto...

Effettivamente l'inversione di tendenza che segnali è significativa... forse fare il dj è anche un modo diverso per stare a contatto con la gente... oltre il ricavo materiale innegabile.

Edo Rossi ha detto...

Credo che possa essere messo alla pari con il suonare e mi batto con tutte le mie forze per far capire al prossimo che selezionare la musica giusta al momento giuto non è esattamente:" ma ssì faccio anch'io il dj, metto un diosco dopo l'altro e il gioco è fatto!"

Anonimo ha detto...

qualsiasi lavoro perchè possa aver un'ottimo risultato è necessario saperlo fare. probabilmente è la voglia di essere notati che spinge certe persone a inoltrarsi in altri ambienti... tipico atteggiamento commerciale.a ognuno il suo posto! ci sono sempre le eccezioni... magari britti è una di queste, magari se impara può rivelarsi un buon dj(ok, si accettano insulti)... si dovrebbe ascoltarlo per poterlo giudicare... dove lavora? radio capital, ma che radio è?,scusate l'ignoranza ma mai sentita!! si può essere anche bravi in due ambiti diversi, faccio un esempio parlando del mio di mondo: faletti conosciuto da tutti come attore-comico ha cominciato a scrivere e i risultati sono ottimi! non credo che si debba cmq prendere alla leggera nessun lavoro tanto meno quello di dj.

LoZioBri ha detto...

io sono dell'idea che ogni tipologia di lavoro ha il suo nutrito gruppo di esperti e un altrettanto gruppo di "amatori"..

Decisamente fare il Dj non e' un lavoro semplice...come dice Edo nn basta mettere un disco dietro l'altro.. c'e' tutta un arte sotto , ma soprattutto c'e' la necessità di conoscere +/- bene il gusto del pubblico...

Questa tendenza secondo me deriva profondamente dalla facilità con cui, sia il pubblico che il cantante stesso, inizia ad annoiarsi.

Fare il cantante, magari di successo, puo' essere bello quanto vuoi, ma per certi versi, alla lunga diventa noioso e ripetivo... soprattutto se ti mancano le idee per reinventarti.

Molti gruppi/cantanti cambiano genere musicale o meglio, fanno 1 o 2 album "strani".. altri cercano altri sbocchi (collaborazioni con altri gruppi) , altri si reinventano dj o produttori.

Il nome che ti porti dietro ti aiuta, ma se non sei capace la gente se ne accorge...

Purtroppo viviamo in un mondo dove la gente paga 40 euro di ingresso in una discoteca solo xche' c'e' il Costantino di turno come ospite...

LoZioBri ha detto...

a proposito di radio, come cazzo e' che si sente cosi' male rock fm a milano ?

addirittura in zona san siro al posto di rock fm si sente 101...

ma ci sono ancora problemi ?

Edo Rossi ha detto...

i problemi di rock fm non finiranno mai!