08 gennaio 2008

MeninDublino. Part 1. Racconti e foto di un capodanno a Dublino.

Confesso che me li aspettavo più simpatici 'sti irlandesi. Spesso l'impressione era quella di trovarsi in un qualsiasi centro commerciale straniero, dove scazzatissimi e mal pagati addetti ti mostrano controvoglia i loro prodotti. Forse i veri irlandesi non li ho incontrati.

La città è viva e vissuta al punto giusto, tanto da trasudare umanità il che, la rende un posto a misura d'uomo, anche se non per palati fini.
A causa di un eccesso di superalcol provato la sera del 24, quando a stento riconoscevo la differenza tra una copertina ed un'altra, non mi sono lanciato nell'assaggio dei tipici whiskey locali ripiegando sulle altrettanto caratteristiche birre.
E' vero, in quelle terre, la Guinness e la Kilkenny, hanno un altro gusto e consistenza. In Italia non le avevo mai apprezzate preferendo di solito virare verso il nord della Germania, più amarognolo e beverino.


Brazen Head, il più antico pub di Dublino

Il "problema" è che una sana ciucca non sono riuscito a prenderla.
Sarà perche gli eccessi delle festività hanno temprato il mio fegato a battaglie più dure, sarà per chissà cosa, ma sono arrivato a letto sano , tutte le sere.

Il richiamo del rock n roll è forte anche in Irlanda. La seconda sera scopro che presso il Wall of Fame, c'è un locale che si chiama Button Factory in Temple Bar, dove suonano i "G'n'R" band tributo ai Guns N Roses. Divertenti! Si tratta di una band che fa un tributo piuttosto fedele ai Guns e allo stesso tempo abbastanza originale, visto che non tiene conto delle scalette dei concerti storici e propone anche Get in the ring, che manco i Guns l'hanno mai fatta dal vivo.


Windmill Lane studios

Qualche giorno dopo sono invece andato ai Windmill Lane Studios dove gli U2 registrarono i loro primi dischi oltre ad alcune parti finite sui prodotti successivi. Io non stravedo per Bono e soci, però mi sembrava il minimo visitare un luogo così storico, dal quanle non dimentichiamolo, transitò anche Elvis. Gli u2 in Irlanda sono dei veri eroi nazionali. In un pub, accanto all'arredamento e ai simboli celtici ho visto anche un modernissimo picture disc di The Joshua Tree.
Scopro quanto è sconvolgente l'ironia irlandese quando mi parlano della "SPIRE". Un monumento costruito nel 2003 che rappresenta un ago, ossia un palo di metallo affusolato, alto 120 metri, un grottesco omaggio alla piaga principale di dublino:"l'eroina!".




IL Temple Bar a Temple Bar, il quartire centrale e festaiolo.

Gli italiani all'estero sono sempre una delusione. In uno dei più caratteristici pub, prima di me, c'era una ragazza profumatissima che sembrava uscita da Saranno Famosi che cercava di spiegare alla barista che voleva "Havana and Coke...Cuba Libre"...ma vaffanculo dico io, beviti una birra o un qualcosa di locale, sei in Irlanda, non nella tua solita discoteca truzzo/fighetta dove conosci il buttafuori perchè è del tuo paese.

E' vero anche che appena provi a bere qualcosa di diverso (che comunque non è necessario), ti imbatti nel "Cider", una bevanda dolciastra nauseabonda, acidula che sembra vino bianco caduto per terra ad una sagra, un po' frizzante, al retrogusto di mela o in altri drink similli, magari aromatizzati ai frutti di bosco che sembra di bere una big babol.



Questa foto ormai è un classico. Qui al Rory Gallagher Corner

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