04 luglio 2007

Gods of Metal part two! - part two

...corro come un dannato fuori dal backstage...vai zakk!!!!! Arrivo solo a Suicide Messiah.
Incontro Lorenzo, un ascoltatore della provincia di Biella, un fottuto irriducibile di rock fm dal momento che le nostre frequenze mancano dal piemonte da oltre due anni, che dopo le presentazioni di rito mi guarda negli occhi e mi dice..."immagino che ti piaccia Zakk vero?".
"Già!" dico io. Abbandono Lorenzo per andare a pescare il collega e fratello Mox che stava facendo da bodyguard a Bea che stava scattando per me, foto al mignolo della mano sinistra di Zakk Wylde.
"Bella brader, le mie domande, andavano bene'"..."ehm Mox erano un po' diffici...ehm...poi te le faccio sentire ok?"
Intanto i Black Label Society partono con Stillborn. Ascolto gli ultimi pezzi del concerto, ma alla fine non me lo sono goduto. Peccato! Speriamo che la prossima volta mi vada meglio.
considerazione personale
Fino a non troppo tempo fa, quando ero ai festival, mi interessava di più quello che succedeva nel backstage che sul palco. Cose del tipo, "durante il concerto di questi.... dovrebbe arrivare questo, allora volo dietro per fotografarlo e vedere se riesco a rubargli un dichiarazione ecc ecc. "
Ora mi sono reso conto che non è più così.
Cominciando dal fatto che dietro le quinte dei festival, da qualche anno a questa parte, la zona dedicata alla stampa, radio, tv e web è divisa dalla zona dei camerini in modo pressochè inaccessibile, mi sono rassegnato agli appuntamenti che risco a fissare con gli artisti. Zakk Wylde è assolutamente uno dei miei chitarristi preferiti, ma ho preferito evitare di corregli dietro con affanno...se capita che ci si becca bene, sennò mi vedo il concerto e "ciaaao".
Sto quindi tornando ad apprezzare quello che succede on stage ...starò mica invecchiando???' comunque in questo Gods c'era veramente da "buttare il telecomando"....
fine della considerazione personale

Megadeth - Skin o'my teeth



Salgono i Megadeth del "mio amico Dave Mustaine" partono con Sleepwalker, la traccia che apre il nuovo United Abomination. La band, che come noto sfoggia un gentilissimo e tranquillissimo James Lo Menzo al basso, suona in modo ottimale.
La scelta delle canzoni della scaletta vanno a toccare sempre con precisione le giuste corde dell'arpa emozionale di ognuno dei presenti gestendo in modo magistrale le nuove e comunque belle e potenti song con i superclassici. Peace sells...skin o' my teen...wake up dead..Symphony...spero quasi in sweating bullet..peccato, non la fanno... poi a tout le monde (grande assente Cristina dei Lacuna Coil, con la quale Dave ha duettato nella riedizione della canzone ripubblicata sul nuovo disco), chiusura affidata a Mechanix e a ....accidenti! l'ultima giuro non me la ricordo...forse confondo...non vorrei sbagliare...
Korn - here to stay



Salgono quindi I korn.
Premessa...mi avevano già rotto le palle al filppaut di qualche anno fa. Poi li ho visti dal vivo e ho cambaito idea. L' anno scorso in piena febbre Axl Rose non me li sono goduti. Quest'anno si.
Sarà che alla fine essendo stati i primi ad aprire il discorso "numetal" rimangono un pelo più genuini. Sarà che in realtà a rompermi le palle sono state le varie band che venute dopo di loro hanno saturato il mercato con atteggiamenti, abbigliamenti simili e soprattutto, dischi irrilevanti. Sarà la cartella (leggi "mazzata", oppure "forte colpo") di chitarroni che ti arriva comunque, sarà la sezione ritmica allargata con tanto di batterista degli slipknot che si dimentica un paio di colpetti essenziali per il mio ascolto sulla prima Here to stay, ma suona con una potenza incredibile. Sarà che alla fine ho quasi tutti i loro dischi, sarà che comunque hanno rappresentato qualcosa di valido e potente negli anni 2000, sarà che Johnathan Davis che mi ispira solo antipatia è in fondo una persona talentuosa, sarà....,ma devo dire che mi sono piaciuti.
Ci hanno regalato anche un inedito che uscirà sul nuovo disco che non sembrava male come neanche alcuni episodi minori della loro carriera come Twisted Transistor che dal vivo hanno reso di più che su cd, il che, parlando dei Korn è tutto dire..a favore della loro live performance.
Ozzy - Bark at the moon



Ozzy? Il numero uno! Tra il ridicolo e il simpatico, annaffia con la sua pompa le prime file per quasi tutto il concerto, ma non rinuncia mai alla gavettonata a secchi sia sul pubblico sia su se stesso. Comincia con Bark at the moon e con Mr Crowley. Durante quest'ultima, come se dall'altro capo ci fosse la mia fidanzatina, la faccio ascoltare via telefono al collega Max De Riu di ritorno dalle vacanze che a causa delle code al porto di Genova si è perso anche Ozzy.
Il Principe delle tenebre fatica un po' a rimanere intonato sulle prime canzoni e soffre non poco su No more tears, poi per un attimo canta sul supporto del microfono non notando di avere il trasmettitore vero nell'altra mano. Immancabili War Pigs e Paranoid dal repertorio Black Sabbath e un po' a sorpresa non suona I don't wanna stop, il singolo tratto dall'ultimo Black Rain, preferendone altre. Nonostante tutto Ozzy o lo ami o lo odi...e se lo ami, ti innamori anche dei suoi difetti!!!
A casa tutti contenti, senza fango negli stivaletti, senza stress, con lo stomaco pieno di buone vibrazioni!

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