Freschi di pubblicazione del loro "Liberty or Death" i Grave Digger tornano in Italia all'interno di un tour con Sabaton e Therion.
Perdo i Sabaton perchè Rokk Blokk finisce alle 20 e corro all Alcatraz per vedere la leggendaria band tedesca che a sorpresa non si esibisce come headliner.
Forse mancava un goccino di potenza, non so se dovuta alla mancanza di intenzione della band o forse più probabilmente ai soliti limitatori di db italiani, ma i Grave Digger mi riportano a quella dimensione di puro metal che tanto ho apprezzato neglia anni ottanta.
Il primo loro disco "Heavy metal breakdown" risale infatti al 1984 e benchè non abbiano mai raggiunto i numeri dei loro conterranei Helloween o Scorpions, sicuramente bisogna riconoscergli una carriera dignitosa vissuta in nome del metal.
Lo show è coinvolgente e il pubblico di Milano apprezza parecchio sia le nuove che le vecchie song. Anche sui volti del cantante Chris Boltendahl e del chitarrista Manni Schmidt, come su quelli di molti gruppi quando suonano in Italia, si stampano un paio di sorrisi tipici di chi si sta passando una bella serata un po' simpaticamente in "contrasto" con la loro immagine di metallari impenitenti. La chiusura in trionfo è ovviamente affidata a Heavy metal breakdown.
Gli svedesi I Therion nascono in Svezia nel 1988 ad opera di Christofer Johnsson. Inizialmente denominati Megatherion ispirandosi ad una canzone dei Celtic Frost, diventeranno Therion, utilizzando il termine di origine greca che vuol dire "Bestia Selvaggia". La band ha attraversato molte peripezie nel mondo del metal, con repentini se non totali cambi di formazione e stile. Dal 1998 a Johnsson si affiancano delle cantanti liriche per la realizzazione del disco Vovin, cominciando la definitiva evoluzione musicale che li porterà a quella attuale di band "folk metal".
Guardo solo un paio di canzoni. L'impressione è un po' "circense"...una sorta di baraccone volto al metallo sinfonico. Non mi convincono un granchè, neanche musicalmente....troppo teatrali...De gustibus....
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento