12 gennaio 2009

Radioclash al Matteotti

Sabato scorso si è tenuto al Circolo Matteotti il tanto annunciato concerto di reunion dei Radioclash, la band tributo ai Clash con i quali non suonavo da almeno due anni.


E' stato molto divertente tornare a suonare quelle canzoni soprattutto alla batteria e soprattutto condividendo il palco con gli amici Piero e Claudio, ma la ruggine un po' si è fatta sentire. Come noto la data è stata fissata nelle vacanze di Natale senza che avessimo tempo per vederci per fare un paio di prove per rimettere nelle nostre braccia quelle canzoni che comunque, non abbiamo mai perso del tutto.

Nel pomeriggio abbiamo provato una volta la scaletta e abbiamo atteso la serata.

Edo durante il souncheck



Già dalle 22, mentre "The future is unwritten" veniva proettato sullo schermo, il flusso di avventori nel circolo è già cospiquo. Quel posto mi piace sempre di più, soprattutto per l'atmosfera casalinga e complice che aleggia.

Prima di cena io e Numa perdiamo a calcetto contro Anna e Martina ( si due donne, ma agguerritissime) e come penitenza avremmo dovuto suonare "Police on my back" dei Clash, che non era in scaletta. Purtroppo non è stato proprio possibile aggiungerla e quindi io e Numa abbiamo promesso che verrà suonata da noi la prossima volta che torneremo al matteotti, con qualsiasi gruppo ci andremo. I debiti di gioco si pagano. La parola presa è sacra.



La sala si riempie, anche più di quanto mi immaginassi. Partiamo con White Riot, Career Opportunites e Jaine Jones, poi London's burning, Clampdown, Tommy Gun, poi una citazione ai Ramones, sui dischi dei quali, Strummer e soci, impararono a "strimpellare" e la chiusura con i fought the law, un'improvvistata Guns Of Brixton e London Calling oltre a diversi bis.



Da sinistra. Piero "Rolling Strummer" Fissore, Topper EDOn, Claudio "il cannone di Brixton" Bottari e Numa "straight to hell" Moretti


Non sono molto soddisfatto della serata, come detto dovevamo scrostare un po' di ruggine e in alcuni passaggi si è sentito ( Filo dixit) e pur avendo ricevuto diversi complimenti per l'esibizione, io so che avremmo potuto fare molto meglio. Un velo di rammarico anche perchè quella del Matteotti, sembrava anche l'occasione giusta per dimostrare chi eravamo data la presenza di molti clashmaniaci, al contrario di altre platee difornte alle quali suonammo tempo fa.

Un ringraziamento va a MIkkus e un fanculo alla sua febbre che lo ha bloccato a casa, a Filo, Davide, Michele e a tutto il resto dello staff del circolo. Un abbraccio particolare però, a tutti quelli che sono intervenuti sia poganti che no. Stay Free!

3 commenti:

Unknown ha detto...

Il punk è cuore, non tecnica, e il cuore c'era.

Edo Rossi ha detto...

grazie!

Claudio Bottari ha detto...

anche il volume c'era

Claudio