Martino Rebowski, nullafacente musicista jazz, si ritiene una delle 12 persone più felici del mondo. Vive aspirando sensimilla, perso fra nottate da ubriaco, spuntini a tutte le ore e un po' di sesso facile con qualche amica gentile. Poi il loop cambia. Un collega jazzista sparisce dalla circolazione all'improvviso. Urge indagare, e allora Rebowski si trasforma in un segugio. Un segugio bizzarro, incasinato, pigro, grasso, misogino, poco credibile, ma sempre un segugio. Dalla penna di Matteo Monforte, già nel gruppo satirico dei Quellilì (Italia 1-Zelig Rai Due- Quelli che il Calcio, Bulldozer), un noir grottesco e non convenzionale che occhieggia a Scerbanenco senza dimenticare Il Grande Lebowski. Più che un libro un modo di vivere...
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