19 giugno 2007

Heineken jamming festival 2007 - day 2. Water on the water

Mi sveglia alle 8.30 una telefonata dell' albergatore il quale mi chiede se per caso non si è sbagliato con le prenotazioni, visto che mi aspettava ieri sera...con la voce da sonno gli dico " ma io sono in albergo!!!"...si scusa, il portiere notturno non lo aveva avvertito!!! ok, cominciamo male.

Colaziono e mi reco a Mestre...somo un velo preoccupato per un leggero dolore ad un tendine della gamba sinistra a livello del ginocchio...ma perchè quando ci sono i festival o i miei piedi o le caviglie o le articolazioni in genere, rompono il cazzo???..aspettate sento il coro dei miei amici che mi grida: "Edooooo.....non hai più 20 anni!!!!!" (e leggetelo con l'accento più ligure che potete!)

Esco dall'auto guardando il cielo e dico "meno male che oggi doveva venire giù il cielo...queste tre nuvolette non mi spaventano" lascio l'ombrello in macchina con ottimismo.

Incontro Anna di Parole e Dintorni a bordo di una bici...."ehi bellezza in bicicletta, mi dai uno strappo????" credo di non averglielo detto e poi di strappo ne avevo già uno.

Su consiglio di un po' di amici e colleghi e di persone appena conosciute Ciao Barbra C, ciao Giulia, ciao Sara, che mi vedono indiscutibilmente zoppicante, mi reco al punto di pronto soccorso. "Scusa una pomatina, un anti infiammatorio?" e loro "un' inframuscolo...è solo un buchino" e io "sti cazzi!!!me lo tengo!".

Pranzo mentre sul palco non succede niente, poi cominciano i Trikobalto che non seguo perchè insieme a Barbra vado dal palco B dove erano schedulati i Ritmo Tribale. Non c'ernao!

Mi nascondo in un posto appartato per il collegamento con Max De Riu previsto per le 15... Max mi chiama e comincio a parlare in diretta su Rock Fm di quasi tutte le grandi emozioni della sera prima, ma non riesco a finire perchè cade la linea. Nel frattempo, mentre gli ascoltatori si gustano Hallowed by thy name, ho tempo per guardare il cielo. Sti cazzi! Le due nuvolette erano diventate un controsoffitto grigio scuro!

Max mi richiama per la seconda parte, e chiudo il collegamento dicendo che solo un parcheggio più ampio può migliorare l'evento e solo la pioggia può rovinarlo". Cadono le prima gocce.
Mi rifugio in sala stampa dove sugli schermi vedo "Le Mani" che stanno terminando la loro performace...il cantante si lancia in un paio di "su ste cazzo di mani" oppure "forza!!!" di subsonica memoria...alcuni intergralisti nel pubblico preferiscono alzare solo il dito medio... vabbeh.

Le due goccioline cominciano a farsi 4. Io ho sempre meno intenzione di muovermi. Il dolore alla gamba è sempre più forte e dei My chemical romance mi frega poco...figurati sotto l'acqua.

Nel giro di 5 minuti, i sostegni interni del tendone cominciano a grondare acqua...i bordi a sollevarsi in alcuni punti sospinti dal forte vento, degli armadietti si rovesciano, black out e il tetto che si scuote...ok, mi alzo.... Fuori, una massa grigiochiaro di vento e acqua spazzano via tutto l'elegante allestimento, si vedono ombrelloni e sedie griffate heineken volare impazziti. Penso "chissà i ragazzi la fuori come saranno incazzati". Dopo momenti di inquetudine nel quale tutti noi abbiamo preferito stare vicino all'uscita pronti ad evaquare, l'assordante rumore dell'acqua sul tendone cessa bruscamente! Ero restio ad uscire, pensavo "è solo l'occhio del ciclone", ma poi mi decido.

Il panorama è drammaticamente diverso da come lo avevo lasciato. Prima di tutto parte una specie di conta tra gli addetti ai lavori. Per fortuna, c'è chi più o meno bagnato, ma siamo tutti sani e salvi. Incontro Elena e poi Gilla ed Evita di Rocksound..."oh Gilla...Daniel? è in albergo? so che stava arrivando" lui "no era per strada stava venendo qui". Nel frattempo partono ambulanze e sento le prime voci, ma soprattutto vedo i primi volti di chi sta tornando scioccato dal palco. Vedo i "Le mani", completamente lavati e un po' schokkati nei pressi del loro furgone, che sono stati investiti dalla tempesta mentre stavano smontando gli strumenti.
Poi vedo il palco piuttosto provato...poi le ambulanze...poi le torri ammucchiate al suolo e la zona che prima era sinonimo di festa, magliette e pettinature, traformarsi in una area confusa, dove i principali punti di riferimento erano i lampeggianti delle ambulanze sparse per il parco in mezzo al pubblico dissestato.

Vedo facce tese tra gli organizzatori, tra i soccorritori, vedo ragazzi disperati piangere appoggiati alle transenne, vedo barelle con volti provati a bordo, vedo una festa che non lo è più.

Le Bea è bloccata in stazione a Mestre!!!! Navette per arrivare al parco, sospese..."ciao ragazzi io devo andare, mi fate sapere gli sviluppi via sms?". Ho poca batteria nel cellulare e ancora un po' nel cervello, due chilometri a piedi e 5 in macchina da fare in mezzo a quel casino tra camion, ambulanze, strade chiuse, strade bloccate. Altra ansia..." e se sulla mia macchina si fosse posato uno degli alberi che si sono sradicati???"

Nel frattempo mi chiama la Anto: "senti Edo non è che andresti in cassa accrediti...." io: "Anto è successo un casino, non c'è più la cassa accrediti, scusa devo andare". Chiamo casa, prima che mia nonna veda i telegiornali e mi avvio alla macchina. Percorro una via secondaria e vedo da lontano, in mezzo a ringhiere rovesciate, stand disastrati e gente in lacrime, una figura conosciuta. "Cazzo Daniel che piacere vederti!!!!!" e lui" Ero per strada me la sono presa tutta, ma non sembrava che facesse tutto questo danno....". Ci abbracciamo , ci salutiamo...ci si vede magari dopo. Arrivo alla macchina, intonsa, con la tendinite che raggiunge livelli record!!!!!

Metto in carica il cellulare e partono le mille telefonate.

GRAZIE A TUTTI...IN UN MOMENTO DI SCONFORTO COME QUELLO, MI HA FATTO MOLTO PIACERE SENTIRVI.
Grazie ad Antonio, Garavelli, Martina, Ariel, De Riu, Claudia, Rob Barrell, Numa, Massi, Portierino, Billy, Sarae la Giò, Osi, Dab, Dave...

Raccatto Bea dopo 1 ora e mezza e poi torniamo in albergo, mi rilasso, sono triste...andiamo a casa? restiamo qui?. Parlo con Bea che mi aiuta a schiarirmi le idee. Chiamo Giada, "veniamo a cena con voi", forse è meglio. Torno a Mestre, ceno, mi rilasso un po'. La grandissima Manu mi tiene aggiornato sui feriti e sulle decisioni di DeLuca. Heineken finito! Forse è meglio così...basta emozioni per qualche giorno! Mi collego in diretta nel programma di Claudia, dò la nuova notizia fresca. "20 feriti, anche Vasco annullato".

Dormiamo malissimo poi partiamo verso casa...pian piano cerco di riatterrare nel mondo della normalità, ma non è facile, provo malinconia...mi spiace per chi è finito in ospedale, per chi ha lavorato duro e con entusiasmo all'evento, al fatto che potevo esserci io, alle facce e al dispiacere di quei momenti!!!....water water everywhere (Rhime of ancient mariner).

Domenica, mi compro 5 dischi e mi concentro sul futuro..."domani ci sono i Qotsa e devo intervistarli", certo che la partitella domenicale mi avrebbe fatto bene, ma chi glielo dice al mio tendine?. Insolito giro domenicale a Portofino. Finalmente sto week end è finito!

1 commento:

Anonimo ha detto...

stracontenta che nn ti sia successo nulla...ma tristissima per la mia data degli aerosmith saltata..e ke p...e!E la gente si lamenta di aver perso vasco...ma si può???????
un abbraccio,Kate pisa(in serie B)