Lars Ulrich, il batterista dei Metallica, ammette la sua responsabilità nell'uscita del bassista Jason Newsted dalla band.
Jason rimpiazzò nell'86 il celebre Cliff Burton il quale morì in un incidente stradale nel quale rimase coinvolto il tour bus della band.
Il primo a riconoscere che il bravo bassista rimase ingiustamente vittima del pessimo umore che questo evento permeò la band fu comunque James Hetfield.
Il cantante chitarrista disse che nonostante la disponibilità e il talento del nuovo horseman venne sempre trattato da "burba", quasi dovesse pagare pegno per aver occupato quel posto ingiustamente vacante a causa di una tragedia.
I fan dei Metallica hanno sempre amato Jason, ma non deve essere stato facile per lui accettare un simile trattamento peggiorato dall'inevitabile stress causato dal successo del "Black Album".
Jason, al termine del periodo non proprio brillante dei dischi "Load", "Reload" e "Garage Inc.", si ritrovò faccia a faccia con Lars. Con poche parole della serie "io non piaccio e a te e tu non piaci a me" finì la sua esperienza metallica.
All'alba di una nuova tournèe parla Lars riconoscendo come l'uscita di Jason Newsted abbia fatto emergere quelle che erano le vere spurie caratteriali che minavano l'equilibrio di quel mucchio selvaggio.
Nel film "Some kind of monster" sono documentati alcuni di quei momenti difficili. L'impossiblità di dialogo che si creò costrinse James Hatfield ad un duro periodo in rehab per via dell'alcol e sembrava che l'Impero Metallica stesse per diventare un nuovo capitolo nelle future ristampe dei libri sulla storia del rock.
Questa drammatica esperienza però è stata capitalizzata dalla band. Chi fa rock è abituato a soffrire e soprattutto ad uscire dalle situazioni più complesse con la forza della passione per quella musica che ha sempre rappresentato qualcosa a cui appigliarsi sia per festeggiare, sia per sconfiggere le proprie sofferenze.
L'ingresso di Robert Trujillo ha rappresentato l'inizio di una rinascita che nonostante il chiaccheratissimo "St. Anger" ha portato i Metallica ad un nuovo stato di ottima forma e li ha resi dinuovo in grado di portare "Metallica", e tutto quello che questo "brand" significa, in giro per il mondo.
Insomma. Un po' tardi riconoscere di essersi comportati come degli stronzi verso un bravo musicista. Forse Lars vuole essere sicuro di ricevere i consensi dell'esigentissimo pubblico metal, perchè il tempo ha dimostrato che hanno fatto una belinata incredibile (con tutto il rispetto e la stima per il grande Trujillo) mandando a casa una persona amata e preparata come Jason? O forse, in fondo - in fondo, Lars sta abbassando un po' la cresta?
Jason rimpiazzò nell'86 il celebre Cliff Burton il quale morì in un incidente stradale nel quale rimase coinvolto il tour bus della band.
Il primo a riconoscere che il bravo bassista rimase ingiustamente vittima del pessimo umore che questo evento permeò la band fu comunque James Hetfield.
Il cantante chitarrista disse che nonostante la disponibilità e il talento del nuovo horseman venne sempre trattato da "burba", quasi dovesse pagare pegno per aver occupato quel posto ingiustamente vacante a causa di una tragedia.
I fan dei Metallica hanno sempre amato Jason, ma non deve essere stato facile per lui accettare un simile trattamento peggiorato dall'inevitabile stress causato dal successo del "Black Album".
Jason, al termine del periodo non proprio brillante dei dischi "Load", "Reload" e "Garage Inc.", si ritrovò faccia a faccia con Lars. Con poche parole della serie "io non piaccio e a te e tu non piaci a me" finì la sua esperienza metallica.
All'alba di una nuova tournèe parla Lars riconoscendo come l'uscita di Jason Newsted abbia fatto emergere quelle che erano le vere spurie caratteriali che minavano l'equilibrio di quel mucchio selvaggio.
Nel film "Some kind of monster" sono documentati alcuni di quei momenti difficili. L'impossiblità di dialogo che si creò costrinse James Hatfield ad un duro periodo in rehab per via dell'alcol e sembrava che l'Impero Metallica stesse per diventare un nuovo capitolo nelle future ristampe dei libri sulla storia del rock.
Questa drammatica esperienza però è stata capitalizzata dalla band. Chi fa rock è abituato a soffrire e soprattutto ad uscire dalle situazioni più complesse con la forza della passione per quella musica che ha sempre rappresentato qualcosa a cui appigliarsi sia per festeggiare, sia per sconfiggere le proprie sofferenze.
L'ingresso di Robert Trujillo ha rappresentato l'inizio di una rinascita che nonostante il chiaccheratissimo "St. Anger" ha portato i Metallica ad un nuovo stato di ottima forma e li ha resi dinuovo in grado di portare "Metallica", e tutto quello che questo "brand" significa, in giro per il mondo.
Insomma. Un po' tardi riconoscere di essersi comportati come degli stronzi verso un bravo musicista. Forse Lars vuole essere sicuro di ricevere i consensi dell'esigentissimo pubblico metal, perchè il tempo ha dimostrato che hanno fatto una belinata incredibile (con tutto il rispetto e la stima per il grande Trujillo) mandando a casa una persona amata e preparata come Jason? O forse, in fondo - in fondo, Lars sta abbassando un po' la cresta?
2 commenti:
... credo che Lars stia abbassando la cresta; del resto a mio modesto avviso non è mai stato un "grande" batterista; e quando dico grande non intendo: veloce o complesso, intendo che non sarebbe così difficoltoso sostituirlo com'è successo per Clif ...
Vabbè vabbè vabbè.. è pur sempre il fondatore, al dilà della bravura o della particolarità della tecnica i metallica non sarebbero i metallica senza Lars Ulrich.. diciamo che hanno avuto culo a trovare Jason che, per quanto il vuoto lasciato da Cliff sia incolmabile, è stato comunque un validissimo sostituto e che comunque ha contruibuito a consolidare l'immagine dei Metallica.. Rob, per quanto sia un bassista fenomenale, ha cmq sulle spalle lo stile dei suicidal tendencies e degli infectious grooves (che adoro) ma che cozza troppo con lo stile metallica
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