Come avrete potuto notare, ho voluto seguire da vicino l'ospitata su rete nazionale (italia 1) di Pino Scotto che lo vedeva contrapposto a Povia nello show Chiambretti Night. Mi piaceva leggere questo incontro come una partita rock contro pop, dove il rock giocava fuori casa.
C'è da dire che il programma sta andando molto bene, ma il 15% di media con picchi che si avvicinano al 20% di ieri sera è senz'altro uno dei migliori risultati mai raggiunti del programma.
C'è da dire che il programma sta andando molto bene, ma il 15% di media con picchi che si avvicinano al 20% di ieri sera è senz'altro uno dei migliori risultati mai raggiunti del programma.
Confesso di aver sopravvalutato Povia, lo credevo in grado di mettere sul piatto delle tematiche più solide per controbattere il pensiero del quale Pino si fa portatore, quello della "minoranza rock" in Italia. In fondo se siamo in meno dovremmo essere più deboli no? Invece, come spesso accade, la convinzioni più sincere e fondate risiedono nelle minoranze, forse perchè tendenzialmente meno inclini a scendere a compromessi, forse perchè vivono più intensamente le proprie passioni.
Non voglio scendere nei particolari del dibattito tra Pino e Povia, perchè alla fine ha dimostrato ancora una volta che le accese discussioni in tv finiscono per interessare il vulgo auditel, ma mi piace constatare che, almeno per una volta, si sia parlato di chi la musica la vive sul serio e come al solito in Italia, non viene messo nelle condizioni di poterlo dimostrare.
Nessun commento:
Posta un commento