03 dicembre 2008

IL caso Cobain in libreria con Chinaski

Seattle, aprile 1994. Kurt Cobain, motore creativo della più grande rock band degli anni '90, viene trovato morto nella sua villa col cranio sfondato e un fucile ancora stretto tra le dita. Prima ancora che l'indagine venga chiusa, la polizia di Seattle sentenzia: suicidio. Eppure già subito dopo la morte del cantante dei Nirvana iniziano a circolare voci secondo cui Kurt Cobain sarebbe stato ucciso.



Tom Grant, un investigatore privato già assunto da Courtney Love per trovare il marito dopo che era fuggito da un centro di riabilitazione, contesta gli esami tossicologici e l’autenticità della grafia nella lettera d’addio. La notizia più sensazionale è però quella di El Duce, sinistro cantante dei Mentors, che dichiara di sapere chi ha ucciso Kurt Cobain. Peccato finisca sotto un treno poco tempo dopo aver rilasciato queste rivelazioni.

Epìsch Porzioni ha trascorso mesi ad indagare sul suicidio di Kurt e troppe cose non gli sono tornate: indizi (volutamente?) tralasciati, calligrafie contraffatte, impronte mancanti, testimonianze ambigue, mezze ammissioni e la vedova. La più oltraggiosa, eccessiva ed ambigua vedova della storia del rock: Courtney Love.
Suicidio o complotto? Verità o finzione?

8 commenti:

Ludo ha detto...

Ti dirò, io ho visto un documentario a tal proposito una notte su Fuori Orario... nonostante fossi molto scettica alcune cose mi hanno lasciata davvero perplessa.L'hai mai visto?

Edo Rossi ha detto...

no, non l'ho mai visto, ma il dubbio continua a rimanere...sarebbe facile smentire se non ci fossero sottefugi. Forse non è lei la mandante...ma sicuramente c'è qualcosa di non chiaro...

Unknown ha detto...

Per completezza sull'argomento, se posso permettermi un suggerimento, consiglierei (dopo la lettura del "Caso Cobain") "Elvis è vivo" di Massimo Polidoro, che analizza il caso da un punto di vista meno "Complottista" (ricordi Edo di cosa si parlava quest'estate fuori dalla birreria dello zio?).
Anche Carlo Lucarelli ha affrontato il caso, ma per oggi ho già fatto troppa pubblicità alla concorrenza....

Ludo ha detto...

Grazie del suggerimento!
In che modo affronta l'argomento?

Manuele ha detto...

Vado subito a cercarmi i 2 documentari; in effetti a suo tempo si era parlato del fatto che non tutto fosse chiarissimo ma poi come altre cose non si e' voluto andare a fondo....

Edo Rossi ha detto...

thanx fred

Unknown ha detto...

Polidoro è un giornalista, membro del CICAP (Comitato Italiano Controllo Affermazioni sul Paranormale) di cui, tra gli altri, fanno parte anche Piero Angela e Margherita Hack. Affronta l'argomento diciamo da scettico sugli aspetti più "difficilmente dimostrabili" pur non escludendoli a priori. Il concetto che si può associare a tutto il lavoro di "Elvis è vivo" (parla della morte di Cobain e di altri) è che ad un fan a volte riesce più semplice cercare soluzioni quantomeno improbabili, piuttosto che accettare certe "banali" morti del proprio idolo.

Ludo ha detto...

Mi sembra un buon punto vista.
Lo leggerò per curiosità e confronto, grazie