14 dicembre 2009

Stand by M.E.I. seconda parte.


Facciamo sentire la nostra voce!!!! Si certo, ma non approfittiamone per autocelebrarci.

Siamo l'opposizione musicale italiana? Crediamo in quello che facciamo o vogliamo finire in televisione tanto come Marco Carta, ma facendo cose che piacciono a noi? Perchè dovrebbero piacere a tutti dal momento che non le facciamo per tutti? La finiamo di lamentarci del rissa show X Factor?


Che sia chiaro, non bisogna fare di tutta l'erba un fascio, perchè c'è stato anche chi non si espresso in questi termini e continuo a stimare l'ispirazione di Manuel Agnelli, la schiettezza e la sincerità di Fede Poggipollini, la saggezza di G, Maroccolo oltre ad altri dei quali non ricordo il nome, ma questo clima da eterni incompresi, sembrava essere predominante e impeccabilmente simile a quello di 15 anni fa. Anche il ragazzino pestifero che era questo movimento 15 anni fa, ora sembra aver messo la bici in garage e comprato un bel suv. Ho come l'impressione che 15 anni fa qualcuno abbia schiacciato 15 (anni) sulla fotocopiatrice delle nostre vite, di un testo che allora era interessante, ma ora andrebbe rivisto....speriamo non abbia schiacciato “20” in realtà.


Per non parlare del relatore della presentazione del mio libro avvenuta il giorno dopo la premiazione. Nonostante stessimo dalla stessa parte, sembrava piccato dal mio premio e non perdeva occasione per cercare di mettere in mostra i miei difetti, quasi come se non fossi umile abbastanza da riconoscere, come per altro ho sempre fatto, che non sono un autore di libri, ma un dj che ne ha scritto uno! Poi non mi sembra neanche che i giornalisti, solo perchè tali, debbano necessariamente essere dei bravi autori di libri...come ho detto in conferenza, sicuramente sono dei pessimi parlatori.


Vedo i miei amici di fronte allo schermo pronti a scrivere: "come minimo ti sei becciato la sua donna"... no no ragazzi no, ve lo posso assicurare.


Perchè "amarezza" di fronte a Giordano? Perchè avrei sperato di incontrare tanti lui durante il MEI e non è stato così! Ho avuto la sensazione di trovarmi davanti ad una persona spontanea, genuina e veramente appassionata. Mi ha stupito ricordandosi i nomi delle migliaia di band che si sono esibite nelle varie tende della manifestazione, trasmettendomi un sentimento di viscerale interesse per quello che è il MEI e un'apertura mentale assolutamente inedita. Mi ha tirato su di morale!


Questo è solo un complimento a lui e non una contestazione alla manifestazione che sia chiaro!

(Beh ad essere sinceri chi ha contribuito a tirarmi su di morale sono stati anche i rockfamiliari che mi hanno supportato che ringrazio con un fraterno abbraccio, il Capitano, Epish oltre ad editore avido ed editore grasso di Chinaski e i molti amici con i quali abbiamo passato il "tempo libero".)


Spesso ci si chiede cosa si possa fare per dare più voce alle realtà indipendenti.


NIENTE! Se si è scelto in partenza di non scendere a compromessi con le industrie del disco, credo che non si debba recriminare nulla. La rivoluzione deve partire da ognuno di noi sia quando ci si esprime artisticamente sia quando si fanno i budget. Sarà impossibile coordinarsi tutti anche perchè contestiamo molto chi ci comanda, ma noi saremmo migliori?

Che poi in Italia si viva sotto un regime di "censura" è abbastanza evidente, ma credo che il problema si possa risolvere solo con un profondo cambio di atteggiamento generale.

I poeti che potrebbero creare nuovi pensieri, non finiranno mai al potere. Siamo fottuti!

Anch'io ho detto la mia, forse anch'io sto facendo la stessa cosa, forse no, forse servirebbero punti di vista e anche delle "lamentele" più fresche!

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